Pedras et Sonus Jazz Festival 2018 – I^ Edizione

La I Edizione denominata Pedras et Sonus – Jazz Festival Parte Montis, si è svolta dal 18 al 23 Agosto 2018 con concerto di anteprima il 12 Agosto, nei sei territori dell’Unione dei Comuni Parte Montis della Provincia di Oristano: Mogoro, Masullas, Gonnostramatza, Simala, Pompu e Siris. Sette concerti programmati, due per il Comune di Mogoro e uno per gli altri, con il coinvolgimento di talentuosi artisti isolani ai quali sono stati aggiunti due laboratori gratuiti dedicati alle nuove generazioni.

Il parco artistico: Karima e la Pedras et Sonus Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti, Antonello Salis e Baba Sissoko, Bebo Ferra e Zoe Pia in Atlantidei, Claudia Aru e le sue Tzie, Mumucs, AFloh 4th e Plus39 di Nuoro Jazz.
Esclusiva attenzione è stata rivolta al coinvolgimento attivo delle nuove generazioni di bambini e ragazzi e delle nonne, attraverso laboratori specifici che hanno mirato alla sensibilizzazione all’arte del riciclo, all’utilizzo della lingua sarda, allo sviluppo di valori di rispetto reciproco con perfomance finale durante i concerti. I due laboratori: uno di canto focalizzato sulla lingua sarda e uno di percussioni di riciclo creativo.
Il Lab di canto in sardo è stato condotto dall’artista Claudia Aru e ha evidenziato gli aspetti più ironici e singolari della vita nei piccoli paesi della Sardegna, alcuni dei partecipanti si sono esibiti durante il concerto svoltosi a Gonnostramatza nell’aula consiliare del Comune trasformata per l’occasione in sala concerti a causa del maltempo che non ha permesso lo svolgimento in data 18 (come da programma) nel bosco dello scomparso villaggio Serzela.
Durante il concerto del 20 agosto presso il sito Nuraghe Cuccurada oltre al percussionista del Mali Baba Sissoko e Antonello Salis si sono esibiliti i partecipanti del Lab di percussioni di riciclo creativo preparati da Alessandro Alfonsi dei Psycodrummers.

I luoghi del territorio da adibire a palcoscenici per le performance sono stati scelti attraverso un’attenta analisi delle peculiarità, si è valutata la necessità di dar luce sonora a siti di straordinaria importanza turistica che sono stati mappati e attraversati per verificare la fattibilità e le prerogative di sicurezza attraverso la campagna di sopralluoghi. L’attenta analisi ha portato a identificare quali palcoscenici prediletti, per la prima edizione, i seguenti luoghi: sito archeologico Nuraghe Cuccurada di Mogoro, Sagrato della Chiesa del Carmine di Mogoro, sito geologico Su Carongiu de Fanari di Masullas successivamente sostituita con la Casa Salis per maltempo, sito archeologico Bosco del villaggio di Serzela di Gonnostramatza sostituita dall’aula consiliare comunale, Chiesa di San Vincenzo di Siris, Museo Casa del Pane di Pompu, Ex Montegranatico di Simala.

E’ stata instaurata una rete di collaborazioni che ha permesso l’attuazione dell’evento festival in maniera quanto più completa possibile. In particolare: il Comune di Mogoro, Comune di Masullas, Comune di Siris, Comune di Gonnostramatza, Comune di Pompu, Comune di Simala, Unione dei Comuni Parte Montis, Associazione Musicale Mogorese, Associazione Turistica Pro Loco Mogoro, Associazione Turistica Pro Loco Pompu, Associazione Ensemble Geometrie Sonore, Associatzioi Tempu Nou, Associazione Nuoro Jazz, compagnia navale Corsica Sardinia Ferries, Grafick – Art, Associazione Nuoro Jazz, Agenzia Su Viaggiadori, Bar La Fortezza, Mariposas de Sardinia, Cantina Sociale “Il Nuraghe” di Mogoro, Bam – Birrificio Artigianale Mogorese, Armonium Galvan, Fondazione di Sardegna.
Prima, dopo e durante gli spettacoli è stata programmata la possibilità di conoscere i territori grazie alla rete di turismo sostenibile che si è intrecciata al festival attraverso tour experience, cene sotto le stelle, visite guidate notturne dei siti archeologici e tour sensoriali del gusto. In particolare è stato singolare l’evento svoltosi a Pompu dove durante il concerto al Museo del Pane alcune abitanti hanno preparato e infornato l’artistico pane tradizionale che è stato poi oggetto di degustazione da parte del pubblico.

E’ stata creata una sinergia con la Cantina Sociale Il Nuraghe di Mogoro che ha dato vita alla bottiglia di Bovale Pedras et Sonus Jazz Festival Parte Montis I edizione.
La comunicazione, la grafica e la documentazione foto e video sono state seguite da esperti del settore prevalentemente under 35; i volontari hanno seguito il festival nell’allestimento e nell’accoglienza degli artisti.
Gli obiettivi raggiunti hanno portato alla sensibilizzazione e valorizzazione della musica jazz e del profondo valore che la stessa racchiude in via proporzionale rispetto alla valorizzazione del territorio e dell’accrescimento dell’offerta turistica; si è dato risalto alla valorizzazione delle peculiarità antropologiche e dei valori universali dell’identità nonché si ha dato inizio allo sviluppo di un nuovo senso di appartenenza dei cittadini salvaguardando il patrimonio etnomusicale contemporaneo.

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